Poesia scritta da Marco Aime per i Dialoghi 2019

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12/06/2019

C’era una volta un piccolo paese

Di cui scusate non ricordo il nome

C’eran le case, le strade, le botteghe

Quel che mancava erano le persone

 

Piano piano erano andati via tutti

Chi per vie nuove, chi per la strada nota

Sembrava un nido senza passerotti

Sembrava proprio una conchiglia vuota

 

    Un giorno vennero qui da tutto il mondo

   Per vedere cosa ci aveva regalato il mare

   Due statue grandi, due corpi da guerrieri

   C’erano tutti ad applaudire e a festeggiare

 

Quando quel mare poi ci regalò persone

Che non eran statue e non erano eroi

Nessuno venne a spendere il suo nome

Su quella spiaggia eravamo solo noi

 

Si diede pane e dignità a quella gente

É casa vostra, è qui il vostro arrivo

E poco a poco tra le molte indifferenze

Quel paesino tornò a essere vivo

 

Finestre aperte, viuzze sorridenti

La terra sembrava essere rinata

Era un paese dai colori differenti

Erano giorni di luce colorata

 

   Un giorno poi, per l’invidia di certa gente

   Si svuotò la piazza, la scuola i banchi

   Non tutti amavano quelle differenze

   Volevan stare solamente tra bianchi

 

Ma son sicuro in qualche angolo di mondo

I bimbi giocheranno ancora in qualche piazza

Forse faranno un grande girotondo

Senza sapere cosa vuol dire “razza”

 

C’era una volta un piccolo paese

Non mi ricordo il nome mi dispiace

Ce l’ho qui, sulla punta della lingua

Ricordo però che faceva rima con PACE

MARCO AIME

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